Rugiada e Miele by Carragh Sheridan

autore:Carragh Sheridan [Carragh Sheridan]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Romance storici
ISBN: 9781519032386
Google: N8D0MAAACAAJ
editore: Independently published
pubblicato: 2016-10-25T08:18:14+00:00

VIII

Quando Lavinia aprì gli occhi si accorse di essere nel suo letto. La stanza era immersa nella penombra.

Accanto al suo giaciglio si stava muovendo una figura. Sbatté le palpebre un paio di volte per mettere a fuoco ciò che la circondava. La cameriera stava sistemando le coperte facendo attenzione a non svegliarla.

«Mary» sussurrò la ragazza.

La giovane cameriera si fermò di colpo per osservare la donna nel letto.

«Vi siete svegliata – disse con un sorriso – vado immediatamente a chiamare vostra madre».

Detto ciò uscì velocemente dalla stanza.

Lavinia aveva un fastidioso dolore al capo e si sentiva incredibilmente debole.

Non trascorse molto tempo prima che la signora Carpenter fece il suo ingresso nella stanza seguita dalla cameriera.

«Finalmente – disse la donna accostandosi al letto della figlia – hai dormito per due giorni».

Le posò la mano delicatamente sulla fronte.

«Sembra che la febbre sia sparita. Ci hai fatto prendere un bello spavento. Ti sembra una cosa sensata sparire così durante una festa e per giunta sotto un acquazzone di quelle dimensioni?».

Alla mente di Lavinia riaffiorarono gli episodi di quel pomeriggio. L’immagine di Roderick che si allontanava con la donna bionda, le parole pronunciate dai due fuori dal cancello e la sua corsa sotto l’acqua per raggiungere il luogo più estremo del parco della villa. La grotta dove si rifugiava da bambina e le interminabili ore di pianto che erano seguite.

«Lord Chesterton era molto preoccupato per te» riprese la madre.

«Ho bisogno di parlarvi» disse Lavinia sedendosi sul letto con fatica.

«Forse è il caso che tu riposi ancora un po’ – obiettò la signora Carpenter – prima ti riprendi prima puoi scendere a tranquillizzare anche il tuo fidanzato per il tuo stato di salute».

«È proprio del mio fidanzato che voglio parlarvi – riprese decisa la giovane – io non voglio più sposare lord Chesterton».

«Non dire sciocchezze – disse la madre – la febbre ti fa straparlare. Certo che sposerai lord Chesterton e per la data fissata dovrai esserti ripresa completamente».

«Voi non capite – disse l’altra disperata – io non posso sposare quell’uomo. Lui non è innamorato di me».

«E questo cosa c’entra? – disse la madre dura – stiamo parlando di matrimonio, non d’amore. Tu convolerai a nozze con lord Chesterton come stabilito».

«Se sposo quell’uomo sarò infelice tutta la mia vita».

«Non dire stupidaggini. L’amore può arrivare con il tempo, vivendo sotto lo stesso tetto».

«Ma lui è innamorato di un’altra donna. Lui ha un’altra donna».

«Questo è irrilevante».

«Madre non potete dire sul serio?» chiese Lavinia stupita.

«Certo che dico sul serio. Essere una buona moglie vuol dire anche accettare certi compromessi. Sarà sufficiente che tu faccia finta che l’altra donna non esista e tutto sarà perfetto».

Lavinia fissava la madre incredula. Era disposta a sacrificare la felicità della sua unica figlia per potersi fregiare di un titolo nobiliare. Una profonda delusione le straziò il cuore e le lacrime tornarono ad affiorare ai suoi occhi.

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